DELLA TERRA E DELL'ARTE
Nel 2023 si è deciso di estendere il progetto dell’azienda all’orizzonte più coinvolgente tra le visionarietà umane: all’arte. Nasce così Ballasanti: della terra e dell’arte, curato da Francesca Alfano Miglietti, teorico e critico d’arte, con la collaborazione di Gaia, appassionata d’arte, oltre che cultrice delle sue radici etnee.
Il progetto Ballasanti: della terra e dell’arte si propone di instaurare una relazione: la relazione tra arte e natura che, per quanto riguarda l’arte, nasce sin dalle sue origini. L’idea è quindi che gli artisti lascino nel territorio una propria impronta, spesso mutevole, come lo è il paesaggio, il quale continuamente cambia. Il progetto ha molteplici riferimenti, dalla Land Art storica ai recenti parchi dell’arte, da “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono: “…un pretesto per chiederci: cosa lasceremo al mondo e a chi verrà dopo di noi?
Qual è il senso della parola comunità? Come possiamo sentire vicine persone sconosciute?”.
Un progetto in cui un luogo è posto al centro e non fa solo da cornice, un luogo dove l’artista accetta che la natura modifichi e completi l’opera. Tutte le opere che proporremo nascono dal desiderio di generare stupore, proporre poetiche e materie dove la natura e arte dialogano, costruendo e mutando le forme… un’esposizione a cielo aperto, con opere d’arte realizzate con sassi, foglie, rami e tronchi, alberi, materiali rurali che già appartengono al territorio, coinvolgendo maestranze e artigiani del posto.
Opere che verranno collocate in una casa museo, mentre altre verranno lasciate territorio per integrarsi con questo. Il progetto vuole far riferimento alla capacità degli artisti di aprire nuove visioni e domande, in un linguaggio artistico non convenzionale. Un orizzonte poetico in cui l’artista si confronta attivamente con l’ambiente che lo circonda e la sua opera si impianta in un contesto spaziale, naturale, formale, storico. Fino a confondersi e a diventare parte di quella naturalezza, anche per contrasto.